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LE TRE CARTE DI EMMA: WEB, TERRITORIO ED EMOZIONI

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In ogni territorio si possono realizzare piccole grandi cose. Ogni luogo, se curato con amore e con un briciolo di fantasia, può diventare una “destinazione felice”. Destination makers, ovvero creare destinazioni felici, è la mission di Emma Taveri, brindisina di nascita ma internazionale di vocazione. Dopo studi specialistici e le prime esperienze lavorative all’estero, nel 2014 Emma è rientrata in Italia, dove ha issato alta la sua bandiera.

Benché giovane, o proprio perché ancora giovane, Emma può giocare carte buone per lo sviluppo turistico del Medio Alto Agordino: la prima carta è l’attenzione con cui segue tutto ciò che di più estroso va crescendo nel mondo, senza più confini, delle startup e del web; la seconda delle sue carte è la fiducia che ripone nelle comunità locali come co-protagoniste dello sviluppo di un territorio.

Quella insomma che, apparentemente, potrebbe apparire una contraddizione, ovvero il guardare lontano, al supertecnologico più trendy, unito a una forte tensione per il coinvolgimento più tradizionale degli operatori locali, costituisce la ricetta di sviluppo di Emma Taveri.

“Molte sono le motivazioni di chi viaggia – spiega – e quindi potenzialmente tutti i posti possono costruire un target di propri visitatori. Basta soltanto imparare a valorizzare ciò che si ha sotto il naso perché anche altri possano riconoscerlo e condividerlo veramente”.

Da qui ecco il progetto “Dolomites Maadness”, dove le “Dolomites” sono quanto di meraviglioso e unico questi luoghi, patrimonio Unesco, portavano in dote alla Taveri, e il termine “Maadness”, neologismo composto dall’acronimo Medio Alto Agordino – MAA- mixato all’inglese “creatività, pazzia, intraprendenza…”- “madness” diventa la novità che fa la differenza: un misto di tradizione e modernità, di concretezza montanara e di creatività internazionale, dunque. E in nome della concretezza è appunto la prima iniziativa del ciclo Experience Lab – Dolomites MAADNESS : 20 corsi di formazione dal 14 settembre al 21 novembre, su turismo e accoglienza per riattivare con maggiori competenze ed entusiasmo gli operatori locali.

Ma la pepita d’oro di Dolomites Maadness è nel claim: “Hosted by Nature”, si legge. Tutta la macchina di comunicazione e visibilità del progetto punta a trasmettere cioè una sola facile e preziosa promessa: chi sceglie il Medio Alto Agordino sceglie l’autenticità, il lato wild delle Dolomiti da cartolina; i protagonisti più veri di ogni attrazione turistica, le esperienze più vive fatte direttamente nel cuore della Natura. “Dobbiamo abbandonare le facili formule della proposta standard “tutto compreso”– dice infatti Emma – per fare crescere invece tutta l’emotività dell’esperienza diretta dell’utente, perché la destinazione stessa venga vissuta ogni giorno come un’esperienza personale, originale e indimenticabile e, proprio per questo, il turista ci preferisca ai professionisti del turismo di massa e torni ancora”.

Buon lavoro Emma!

 

Testi a cura di Lucia Filippi

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