
IL TECNICO E IL POLITICO, UNA STRANA COPPIA DI VISIONARI
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Fermare il sempre più massiccio esodo verso i centri urbani della pianura grazie al rilancio di una piccola economia diffusa che ripopoli e rimotivi le comunità del Medio Alto Agordino. Questa la piccola grande sfida di Denis Dal Soler, formazione da ingegnere ma cresciuto professionalmente come project manager nell’ambito dello sviluppo territoriale integrato. La nascita del progettone da 10,2 milioni di euro di cui 9,3 di finanziamenti del Fondo Comune Confinanti, che oggi interessa un territorio di 350 chilometri quadrati, tra monti e valli, e ben sette Amministrazioni comunali, si deve proprio all’incontro tra questo “tecnico” e un politico, Andrea De Bernardin sindaco di Rocca Pietore. Un incontro, quello avvenuto casualmente nell’ormai lontano 2009 a lato di un convegno, tra due visionari quanto mai diversi per storia e appartenenze ma assolutamente complementari per obiettivi e competenze.
Per ogni progetto che si rispetti, infatti, ci vogliono contenuti seri e sostenibili e, senz’altro, una buona dose di audacia e lungimiranza. Ovvero, entrambi non si sono accontentati del piccolo Presente e da 7 anni sono al lavoro per dare gambe al Futuro con questo progetto.
“Rischiavamo di perdere il 40% della popolazione adulta entro 20 anni”, dice Dal Soler a giustificazione di tanto impegno, anche personale, investito nella gestazione del progetto. “Davanti al progressivo esodo – rivela infatti – avevamo due possibilità: quella di offrire un sostegno economico alla gente, ma saremmo rimasti in una strategia di pura difesa, o cercare di invertire il trend, innescando un circolo virtuoso di sviluppo imprenditoriale”. Una strategia molto più “aggressiva”, riconosce oggi l’ingegnere Dal Soler, “l’unica in grado di fare la differenza nella valle.
“E per questo ho pensato a tre linee di intervento che si alimentassero a vicenda: una prima per il miglioramento delle infrastrutture, con la realizzazione di 23 chilometri di pista ciclabile lungo tutta la dorsale della valle a lato del fiume Cordevole; una seconda che mirasse alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con l’avvio di una più moderna gestione dell’accoglienza turistica con i primi modelli di ospitalità diffusa a Laste di Rocca Pietore e a San Tomaso Agordino; e una terza di investimento marketing per fare conoscere e apprezzare ciò che siamo e ciò che stiamo facendo”. Perché dice, dimostrando di conoscere bene la dura lezione del marketing, “quel che non è sul mercato, non vale nulla”.
Testi a cura di Lucia Filippi
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