
TRADIZIONE E FUTURO, L’ARTE DEL LEGNO DIVENTA GIOIELLO
Indotto economico del turismo, anche l’arte e l’artigianato, eccellenze di questa valle. Complice la crisi economica e la globalizzazione dei gusti, anche in Agordino si corre incontro ai nuovi gusti che incrociano ambiente, esperienza professionale e opportunità di sviluppo.
A tenere al rilancio turistico di questa meravigliosa valle ai piedi della Marmolada sono naturalmente anche gli artigiani, coloro che, sul passaggio dei turisti, cioè, hanno costruito nel tempo professione e famiglia. Perché è proprio ai turisti che, da sempre, propongono le eccellenze di questo angolo di Veneto -il ferro battuto (QUI la storia La Fosina di Sottoguda), la tradizione contadina, la scultura in legno-, ma il timore della globalizzazione, che tutto livella e confonde, è palpabile. Soprattutto in questi ultimi anni di rovesci economici e climatici.
Eppure le singole storie personali, le vetrine affacciate sulla strada tra Sottoguda e Rocca Pietore, sono un segnale di vitalità, fantasia, valore umano, un patrimonio indispensabile per completare di senso il soggiorno di un turista, chetare la sete di conoscenza di un viaggiatore, costruire un biglietto da visita per ogni forestiero.
- Mario Baldissera
“In montagna l’arte di scolpire il legno è un mestiere antico, frutto dell’ingegno e della fantasia di chi ha saputo cogliere e valorizzare una risorsa naturale. Le mani dell’artista ancora oggi intagliano sicure e, a poco a poco, il legno si modella, prende forma… nasce un’opera d’arte”.
È quanto scrive Mario Baldissera, artista e proprietario dell’Artigianlegno Marmolada di Sottoguda, nel pieghevole del suo negozio atelier. L’arte, si sa, prima che lavoro è passione, e Baldissera, classe 1954 originario di Laste, frazione di Rocca Pietore, ce l’ha messa davvero tutta: da giovanissimo, perito minerario, girava l’Alto Adige come operaio. E nelle ore libere, spiava e imparava il mestiere degli scultori della Val Gardena. Così a 25 anni, ha deciso che la sua vita fosse nell’arte. Mollato il lavoro, tornato in famiglia, per 15 anni ha fatto fatica a mettere insieme -come si dice- il pranzo con la cena.
“Giravo di albergo in albergo con le mie opere, – dice oggi – facevo qualche lavoretto ma, in sostanza, vivevo alle spalle di mio padre. Laste è una frazione di emigranti. Scherzando si dice che ce ne sono persino sulla Luna!”.
Poi, finalmente, a Mario viene tesa una mano e trova uno spazio nell’Officina del Ferro battuto di Sottoguda, dove lavora 350 giorni all’anno.
La bottega con un negozio tutto suo arriva nel 1990, all’età di 35 anni. Aiutato da sua moglie Daria, Mario inizia a proporre ai turisti piccoli rilievi di montagna, poi i presepi e le altre figure dell’arte sacra, complice l’origine bellunese di ben 3 papi…
Poi, lamenta l’artista artigiano Baldissera, la crisi economica ribalta un po’ la vita di questa operosa valle veneta.
“Tra il 2003 e il 2015 è saltato il sistema del valore, anche economico, perché un vestito che all’epoca valeva 100 mila lire oggi si porta via con la targhetta “made in china” a 10 euro, e chi entra in questo negozio, e vede un mio lavoro, non riesce a dargli un valore, a quantificare le ore che ci sono dietro, il pensiero, l’idea, le risorse…”.
Ma Baldissera, accusa la crisi ma non si è dato per vinto. In questi ultimi anni, affiancato dal figlio Enrico, diplomato alla Scuola d’Arte, e della sua ragazza, ha arricchito le sue proposte in legno: non più soltanto seriosa scultura sacra, quindi, ma, strizzando maggiormente l’occhio al mercato, realizza anche molti arredi per la casa e per la tavola, piccoli oggettini ricordo, idee regalo per bambini, e tante decorazioni natalizie che, durante la stagione turista invernale, rendono queste vetrine uno sfavillante omaggio alle calde atmosfere delle Feste.
Ma Mario è un uomo e padre saggio, e sa come investire sui giovani e sull’arte maggiormente di tendenza. L’asso nella manica della famiglia Baldissera è oggi Erika, compagna di Enrico e valente grafica designer, ed è infatti con il suo arrivo che nascono i gioielli DEEM (acronimo per Daria, Enrico, Erika e Mario).
Intagliati nel legno, decorati con veri Cristalli Swarovski nascono orecchini, pendagli da collo, bracciali. Stelle, fiori, farfalle, lettere dell’alfabeto, microscopiche sculture in legno naturale di preziosi molto originali e… non solamente handmade (ovvero fatti a mano) ma anche esclusivi “by Heart of the Dolomites”, di questo angolo cioè di meravigliosa natura incontaminata nel cuore delle Dolomiti.
Testi a cura di Lucia Filippi
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